venerdì 20 dicembre 2024

PFAS SENSIBILIZZAZIONE CPIA ARZIGNANO (VI)

  Itinerario educativo a.s. 2024 2025 

“ONE HEALTH.  UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE  I PFAS”


Approfondimento PFAS: SALUTE E PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEL TERRITORIO 

SCHEDA TECNICA

CPIA Arzignano  19 dicembre 2024 

  Per un cambio di prospettiva culturale che metta l’economia del profitto e del lavoro a tutti i costi sempre dietro alla politica dei territori, alla salute dei cittadini. 

Referente scuola : prof.ssa Roberta Zermian 

CIRCA 25 STUDENTI ( STRANIERI ) hanno interloquito con esperto Giovanni Fazio (medico ISDE),  il  SINDACALISTA Giampaolo Zanni  e la coordinatrice percorso Donata Albiero ( gruppo educativo). 


Pianificazione percorso: analisi situazione di partenza (questionari), materiale di riflessione (Video  IL LAVORO AVVELENATO , le linee guida facilitate sui pfas (redatte dalla scrivente)   dibattito e nuove prospettive suggerite dalla coordinatrice  per un cambio di paradigma culturale che metta la SALUTE al  PRIMO POSTO nella scala dei valori  

Abbiamo di nuovo ricordato, in risposta alle loro domande,  che i composti perfluoroalchilici (PFAS)   fanno parte di una classe di oltre 10.000 sostanze chimiche, costruite dall’uomo, pericolose (velenose), un nemico invisibile che non ha odore né colore né sapore, una insidia che minaccia ogni giorno la nostra vita, vostra vita, i nostri figli, la nostra terra Terra. Sono sostanze artificiali, persistenti (per anni e anni) e bioaccumulabili, utilizzate nei processi industriali e nei beni di consumo.

 Sono così persistenti dal punto di vista ambientale che sono stati definiti "prodotti chimici per sempre". UBIQUITARI E PERICOLOSI.   

Cerchiamo di attivare la coscienza critica che porta alla capacità di fare delle scelte, per difendere il diritto sacrosanto della salute.  Proponiamo come antidoto la cittadinanza attiva. La cittadinanza attiva è una sfida la cui conclusione dipende dall’impegno personale di tutti noi:  essere dei soggetti che, nell’ambito del territorio in cui si risiede, ci si attiva per migliorare le condizioni di vita  decidendo il da farsi, senza rinviare al domani tale impegno, senza delegare ad altri quello che voi i dovreste o potreste fare. Non spettatori passivi ma, dunque, partecipanti dinamici nella comunità in cui si vive . 

Il dott. Giovanni Fazio  ha affrontato la questione Pfas come un problema aperto che condiziona e condizionerà la vita delle nuove generazioni 

Di qui le sue proposte in funzione della PREVENZIONE 

La  relazione  di Giampaolo Zanni della Cgil del Veneto ha mirato a dare uno spaccato della  questione  pfas nei luoghi di lavoro. Interessanti le prospettive   

AZIONI SINDACALI POSSIBILI  

La Cgil del Veneto pensa che, rispetto al problema delle sostanze Pfas, quelle di seguito elencate siano le possibili azioni da mettere in atto a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro. 

a) Per aumentare la consapevolezza delle lavoratrici e dei lavoratori, e più in generale della popolazione, occorre fare corretta informazione, occorre utilizzare i diversi mezzi di comunicazione ed occorre pretendere che lo facciano le istituzione pubbliche preposte, a tutti i livelli.

Meritoria da questo punto di vista l’azione nelle scuole che state facendo come associazioni nel vicentino e non solo, rivolta alle studentesse e gli studenti, alle loro ed ai loro insegnanti ed ai loro genitori.

b) È necessario formare RSU/RSA, RLS e sindacaliste e sindacalisti, in modo che conoscano queste sostanze ed i loro effetti sulla salute e possano così esigere dalle aziende misure di prevenzione, soprattutto nei settori dove possono essere utilizzati Pfas.

c) Misure di prevenzione significa più in particolare: conoscere materiali e sostanze utilizzate nei diversi cicli produttivi; avere informazioni sull’acqua utilizzata nei distributori e nelle mense; affrontare questo tema nella riunione periodica; esigere di parlarne nei Documenti di Valutazione dei Rischi; nei luoghi di lavoro dove si accerta l’utilizzo di queste sostanze si chieda l’utilizzo di sostanze alternative, non nocive per la salute e per l’ambiente;  in questi luoghi lavoratrici e lavoratori siano poi informate/i e formate/i a riguardo;la Cgil abbia queste informazioni al fine di ricostruire una mappa dell'utilizzo  /lavorazione di queste sostanze nei diversi comparti; negli organismi che si occupano di salute e sicurezza (Comitati Consultivi Provinciali e Regionale INAIL, Comitati Coordinamento Provinciali e Regionale SPISAL, Organismi Paritetici Provinciali e Regionale industria, COBAS provinciali e regionale) le/i rappresentanti della Cgil chiedano informazioni ed interventi sul tema; le/i rappresentanti della Cgil chiedano alla Regione informazioni ed interventi sul tema, a partire dall’analisi del sangue per la ricerca di Pfas alle persone che lavorano nei settori dove riteniamo ci sia presenza di queste sostanze (depuratori, concia, comparti dell’industria tessile e calzaturiera…). E poi chiedere e spingere per la bonifica del sito contaminato della Miteni, che continua a sversare Pfas nella sottostante falda acquifera; che la Cgil del Veneto spinga la Cgil nazionale ad agire sul tema in tutto il territorio nazionale e nei confronti anche del Governo;- che la Cgil nazionale spinga la CES, l’organizzazione europea dei sindacati, ad affrontare il tema e ad agire a livello UE e delle sue istituzioni.

d) Tutelare ed assistere le persone già esposte significa:

 procedere nei confronti dell’INAIL per il riconoscimento della malattia professionale degli ex lavoratori Miteni;  sollecitare la sorveglianza sanitaria per la popolazione colpita, per gli ex lavoratori Miteni ed eventualmente per lavoratrice e lavoratori di altri settori, sopra citati, che dovessero far emergere valori anomali di Pfas dalle analisi del sangue; richiedere alla Regione ulteriori studi sui lavoratori e sulla popolazione, esami e studi sugli alimenti ed accesso ad acqua pulita dai Pfas.

e) Per avere la messa al bando delle sostanze Pfas occorre procedere nei confronti del Governo e della UE con la campagna già avviata, che vede la Cgil sottoscrittrice assieme ad altre oltre 120 associazioni europee.

f) Nella contrattazione collettiva nazionale e di secondo livello la Cgil può spingere per:- l’adozione di misure di prevenzione rispetto alle sostanze Pfas (diritti di informazione, richiesta di analisi del sangue per rilevare la presenza di Pfas…); l’utilizzo di sostanze alternative ai Pfas, laddove utilizzate, non nocive per la salute di dipendenti e popolazione e per l’ambiente;- il blocco e la fine della produzione o lavorazione di queste sostanze, nelle aziende dove questo dovesse ancora avvenire.” 

Ringraziamo ENTRAMBI i RELATORI  per il contributo portato e3 per la loro  corretta informazione….

Nella battaglia contro i Pfas e il degrado ambientale, i cittadini  hanno un ruolo  importante.. 

Confidiamo che il seme piantato germogli anche qui tra adulti . 

 


Donata Albiero 

Note 

Per essere sempre aggiornati sul lavoro educativo del gruppo Zero Pfas nelle SCUOLE  cliccare

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E' il sito di CiLLSA 

https://sites.google.com/view/cillsacom/home-page 

Le nostre proposte 

 https://www.cillsa.com/2024/12/difendiamoci-dai-pfas.html



venerdì 13 dicembre 2024

PFAS PROGETTO IIS SARTORI LONIGO(VI)




SCHEDA TECNICA 

IIS SARTORI LONIGO (VI ) – PROGETTO 

CINQUANTANOVE STUDENTI DI TRE CLASSI SECONDE / Indirizzo Economia / Turismo   

Referente scuola : prof. SSA Cristina Zanon                                             

Docente coordinatore classi seconde Monica Marra  

PRIMA PARTE 

INCONTRO  iniziale: 13 dicembre  2024 

Gli studenti si sono confrontati con gli esperti della salute Francesco Bertola,  del territorio Dario Zampieri e con la coordinatrice del percorso, Donata Albiero   










                                                              

 Pianificazione percorso:  

 * analisi situazione di partenza (sondaggio); 

* materiale di riflessione (schede tecniche predisposte dai medici Isde, link di documentari e servizi su Pfas, un dossier di Greenpeace);    

* incontro con gruppo educativo, dibattito; 

* spunti nuovi offerti per il percorso di  CITTADINANZA ATTIVA, da condurre autonomamente come scuola.  

Abbiamo iniziato discutendo direttamente con loro perché non era stato chiaro dalle indagine  come stessero vivendo la situazione pfas (la vivo bene, la vivo male, mi è indifferente)  e quali riflessioni avessero tratto dal materiale loro consegnato Da qui,  con una introduzione di un video di Greenpeace del 2017, di un video sempre di Greenpeace del 2024 per far capire come dopo undici anni dalla scoperta della contaminazione PFAS in Veneto la situazione continui ad essere precaria , tanto da invocare il bando dei pfas,  dopo le relazioni e le risposte alle domande da parte degli  ESPERTI, abbiamo concluso  ABBIAMO CONCLUSO  dimostrando come le pratiche di cittadinanza attiva elaborate dalla scuola possano essere un potentissimo strumento per far pressione sulla politica sostenendo istanze che mettano al primo posto nella scala dei valori la Salute dell’Uomo e dell’Ambiente 



                              








Il confronto finale avverrà l’8 aprile 2025 

Donata Albiero 






Note 

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martedì 10 dicembre 2024

PFAS SENSIBILIZZAZIONE IIS SANMICHELI (VR)

 

 Itinerario educativo a.s. 2024 2025 

“ONE HEALTH.  UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE  I PFAS”

Approfondimento PFAS E FAST FASHION 

SCHEDA TECNICA

IIS SANMICHELI (VR) - SENSIBILIZZAZIONE: 10 dicembre 2024 

Settore moda. Una tecnologia  verso tessuti senza pfas.  

Per un cambio di prospettiva culturale che metta l’economia del profitto e del lavoro a tutti i costi sempre dietro alla politica dei territori, alla salute dei cittadini. 




Referente scuola : prof.ssa Marina Romio  

Quarantanove (49) alunni di due quinte (indirizzo moda) a hanno interloquito con esperto Giovanni Fazio (medico ISDE),  Francesco Basso ( territorio ambiente) e la coordinatrice percorso Donata Albiero ( gruppo educativo). Maria Secco (attivista ed ex studentessa del Sanmicheli ) ha portato il suo saluto finale 

Pianificazione percorso: analisi situazione di partenza (questionari), materiale di riflessione (Video  INDOVINA CHI VIENE A CENA , video ARMADI PIENI 5 EPISODI  tra cui il Veneto, video COME DETOX STA RIPULENDO LA MODA), incontro con gruppo educativo,  dibattito e nuove prospettive suggerite dalla coordinatrice  per un cambio di paradigma culturale che metta la SALUTE al  PRIMO POSTO nella scala dei valori (libro FUORIMODA – Pfas. Manuale di Sopravvivenza quotidiana).  

Maria Secco che sta facendo specializzazione a Valdagno nel settore moda ha  invitato  a sentire il podcast  https://www.drpodcast.audio/es/podcast/ehi-erica-parliamo-di-pfas/,  ha evidenziato, nel raccontare la vicenda vissuta da sua madre Michela Piccoli (quadro storico delle mamme No pfas), la  presa in carico (da madre a figlia “passaggio di testimone”) della problematica PFAS, la necessità di agire e di non essere indifferenti al degrado ambientale.  

Abbiamo di nuovo ricordato, in risposta alle loro domande,  che i composti perfluoroalchilici (PFAS)   fanno parte di una classe di oltre 10.000 sostanze chimiche, costruite dall’uomo, pericolose (velenose), un nemico invisibile che non ha odore né colore né sapore, una insidia che minaccia ogni giorno la nostra vita, vostra vita, i nostri figli, la nostra terra Terra. Sono sostanze artificiali, persistenti (per anni e anni) e bioaccumulabili, utilizzate nei processi industriali e nei beni di consumo.

 Sono così persistenti dal punto di vista ambientale che sono stati definiti "prodotti chimici per sempre". UBIQUITARI E PERICOLOSI.   

Parlare di inquinamento da PFAS, o parlare di Inquinamento dell’aria, o del suolo o dell’inquinamento prodotto dai rifiuti tossici speciali o delle sostanze chimiche che imperversano nel settore moda, la seconda industria più inquinante del mondo, dopo quella petrolifera, sono tutte facce della stessa medaglia. L’uomo, quando distrugge la natura inquinandola, contaminandola, in realtà distrugge sé stesso, perché mette a rischio la propria salute.    

Quel che ci impedisce di fermarci e ci sprona a continuare questo difficile lavoro di informazione sui Pfas nelle scuole sono le evidenze scientifiche sui rischi per la salute provocati dai Pfas che ogni giorno emergono e diventano più pressanti. Questi rischi impongono l’acquisizione da parte degli studenti di specifici strumenti culturali (conoscere per capire ed agire) onde poter, consapevolmente affrontare le varie problematiche aperte dalla grande contaminazione, mettendo la salute al primo posto nella scala dei valori contro la logica del profitto, del “mercato” come valori assoluti.

Siamo all’interno di una problematica che investe sistemicamente l’essenza del nostro modo di vivere: il rapporto tra le grandi multinazionali e il diritto alla salute degli esseri umani, Lo scontro tra Mercato e Natura. Il problema sollevato dai PFAS è, pertanto, anche e soprattutto, un problema filosofico sull’uomo, sul rapporto degli esseri umani con gli altri viventi, piante e animali che convivono assieme a noi nel pianeta.

Cerchiamo di attivare la coscienza critica che porta alla capacità di fare delle scelte, per difendere il diritto sacrosanto della salute.  Proponiamo come antidoto la cittadinanza attiva. La cittadinanza attiva è una sfida la cui conclusione dipende dall’impegno personale di tutti noi:  essere dei soggetti che, nell’ambito del territorio in cui si risiede, ci si attiva per migliorare le condizioni di vita  decidendo il da farsi, senza rinviare al domani tale impegno, senza delegare ad altri quello che voi i dovreste o potreste fare. Non spettatori passivi ma, dunque, partecipanti dinamici nella comunità in cui si vive . 

Nella battaglia contro i Pfas e il degrado ambientale, i ragazzi hanno un ruolo  importante, perché il futuro lo si costruisce, con le proprie  azioni, scelte e priorità.  

Hanno un grande potere, non sempre come singoli, ma spesso come collettività. 

Confidiamo che il seme piantato germogli. 

Ci hanno colpito le riflessioni di  Maria al termine dell'incontro:  

" È importante parlare con gli studenti per far capire loro che la maggior parte delle cose che ci circondano sono contaminate da queste sostanze di cui nessuno sa niente, o non vuole sapere, o non vuole fare sapere.  È importante parlare con i miei pari per fare in
modo che non si sentano impotenti e abbandonati come mi sono sentita io, facendo capire loro che insieme possiamo scalare questa montagna che sembra invalicabile, solo con le piccole azioni di ognuno di noi possiamo affrontare questo problema, diffondendolo prima di tutto e creando consapevolezza, per poter compiere delle scelte migliori ed evitare di ripetere gli errori che hanno commesso le generazioni passate." 

Donata Albiero 

          

Note 

Per essere sempre aggiornati sul lavoro educativo del gruppo Zero Pfas nelle SCUOLE 

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È il sito dell’associazione ecologista CiLLSA    https://sites.google.com/view/cillsacom/home-page

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sabato 7 dicembre 2024

PFAS PROGETTO ITET PASINI DI SCHIO (VI)

 Itinerario educativo a.s. 2024 2025 

“ONE HEALTH. UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE  I PFAS”

6 dicembre 2024  I ragazzi riflettono sul materiale studiato per l’incontro ed espongono alla coordinatrice del progetto,   D. Albiero le domande per gli esperti 

 SCHEDA TECNICA 

 PASINI -SCHIO (VI ) – PROGETTO 

CINQUANTANOVE  STUDENTI CLASSI TERZE E QUARTA / (Indirizzi: Costruzioni Ambiente e Territorio - Tecnologia del legno n alle costruzioni)  

Referente scuola : prof. ssa Paola Fabris                                             

PRIMA PARTE -  INCONTRO iniziale: 6 dicembre 2024 

Gli studenti si sono confrontati con gli esperti della salute e dell’Ambiente, Claudio Lupo, Francesco Basso e la coordinatrice del percorso, Donata Albiero   

 Pianificazione percorso:  

 * analisi situazione di partenza (sondaggio); 

* materiale di riflessione (schede tecniche predisposte dai medici Isde, link di documentari e servizi su Pfas, un dossier di Greenpeace);    

* incontro con gruppo educativo, dibattito; 

* spunti nuovi offerti per il percorso di  CITTADINANZA ATTIVA, da condurre autonomamente come scuola.  


Siamo partiti da alcune considerazioni che ci hanno esposto gli studenti all’inizio 

“È importante riflettere sul nostro rapporto con la chimica e l'ambiente. Secondo me è essenziale trovare un equilibrio tra innovazione e sicurezza, evitando l'adozione di soluzioni che, anche se possono essere utili, possano avere effetti poi dannosi al nostro organismo o all'ambiente.

Secondo me questo problema non é assolutamente da sottovalutare, ma mi sembra che nella documentazione che di solito leggiamo e vediamo, si parla sempre delle conseguenze, e non di possibili soluzioni a questa enorme contaminazione.

I PFAS, sostanze chimiche che si trovano in molti oggetti di uso quotidiano, sono diventate un problema serio per l'ambiente e la salute. Mi sento preoccupato anche per il futuro e per gli effetti che potrebbe causarci a lungo termine.

Prima di queste lezioni non sapevo cos'erano i PFAS. Adesso, sapendolo, mi ha un colpito la pericolosità e la quantità di queste sostanze nell'ambiente e a casa su prodotti comuni che non ti aspetteresti.

La gestione dei PFAS richiede politiche più rigorose, tecnologie avanzate di depurazione e bonifica del territorio dall’inquinamento già fatto e maggiore consapevolezza pubblica per ridurre l'esposizione e limitare i danni a lungo termine.

Secondo me i governi dovrebbero attivarsi subito per bandire i PFAS e fare leggi severe, che comprendono anche il reato penale, visto che stiamo parlando della salute dei cittadini, che consumano dei prodotti senza sapere di essere contaminati.” 


Una mattinata che ci ha... riscaldato  e non solo perché si è parlato di PFAS e INCENERITORI, o per l’incisività degli interventi dei relatori, ma soprattutto perché gli  studenti avevano riflettuto  sul materiale consegnato, con considerazioni importanti, all'inizio dell'incontro (sulla situazione vissuta, sul ruolo delle istituzioni e degli ambientalisti, sulle contraddizioni relative  a istituzioni e cittadini su Informazioni date e ricevute .

Sono stati esplicitati dal dott Basso gli art 9 e 32 della nostra Costituzione e richiamata la legge n 68 del  2015 (Ambiente nel codice penale) .   

Emblematiche le affermazioni dell'esperto, Dott. Basso:"Con i Pfas spegni il fuoco e con il fuoco vuoi distruggere i pfas"  e del dott. Lupo "Bisogna essere collettivamente coinvolti". 


Pratica quella mia con un invito:  " Fate rete tra le tre scuole secondarie di secondo grado che a SCHIO effettuano il percorso educativo sui Pfas: voi dell' ITET PASINI con ITIS DE PRETTO e IPS GARBIN.

Con la visione del video “Non bruciamoci il futuro”,  la  consegna di ‘pratiche’ effettuate da  studenti di altre scuole  nei sei anni di attività educativa da noi condotta, del prontuario “Pfas. Manuale di sopravvivenza quotidiana”,   
si attende il confronto finale tra studenti e rappresentanti di attivisti, il 5 aprile 2025 

Donata Albiero 

Note 

Per essere sempre aggiornati sul lavoro educativo del gruppo Zero Pfas nelle SCUOLE, cliccare

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Le nostre proposte 

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martedì 3 dicembre 2024

PFAS PROGETTO MEDIA BASSANI I.C. THIENE (VI)

Itinerario educativo a.s. 2024 2025 

“ONE HEALTH. UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE  I PFAS”



SCHEDA TECNICA 

MEDIA  BASSANI  – PROGETTO 

DICIANNOVE  STUDENTI DI TERZA MEDIA - INDIRIZZO MUSICALE  

Referente classe: prof.ssa Daniele Pizzuti                                           

INCONTRO iniziale 3 dicembre 2024 

Gli studenti si sono confrontati con l’esperto della salute, dott. Giovanni Fazio (medico ISDE),  la sottoscritta  coordinatrice del percorso e hanno ascoltato la testimonianza della mamma no Pfas, Michela Piccoli.   

 Pianificazione percorso:  

 * analisi situazione di partenza (sondaggio); 

* materiale di riflessione (linee guida sui Pfas  semplificate, il film  Cattive acque,);    

* incontro con gruppo educativo on line e  dibattito ( tantissime domande sulla salute);  

* spunti  offerti per il percorso di  CITTADINANZA ATTIVA, da condurre autonomamente come scuola.  

Le richieste della classe di sapere che cosa possono fare i POLITICI per fermare l’inquinamento  da pfas e che cosa gli studenti quotidianamente, sono state l’occasione per ricordare l'art 41 della Costituzione,  descrivere i silenzi delle istituzioni, le nostre battaglie a livello europeo, italiano e locale contro i pfas (Michela ha sottolineato questo attivismo da parte delle mamme no pfas), le speranze per un futuro vivibile e sostenibile che ci offrono i ragazzi con cui ci confrontiamo. 

 Abbiamo  spiegato perché vogliamo il bando dei pfas, perché proponiamo la legge popolare per avere le etichette Pfas sui prodotti, perché abbiamo scritto il manuale in cui abbiamo elencato le aziende ‘virtuose’. Le varie  esperienze di cittadinanza attiva nelle scuole aiutano a creare coscienza CRITICA: i pfas sono un problema collettivo, sistemico,  la Salute è’ una (ONE HEALTH).

  Con la visione del documentario artigianale “Acqua oro blu”, la consegna di ‘pratiche’ effettuate da  studenti di altre scuole nei sei nostri anni di attività educativa, si attende il confronto finale, con noi  il 10 aprile  2025 

Donata Albiero 

Note 

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domenica 1 dicembre 2024

PFAS PROGETTO IIS BOSCARDIN VICENZA (VI)


Itinerario educativo a.s. 2024 2025 

“ONE HEALTH. UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE  I PFAS”

da sinistra: i tre esperti Dario Zampiva - Givanni Fazio - Francesco Bertola 

                             la coordinatrice del progetto Donata Albiero 

SCHEDA TECNICA 

IIS BOSCARDIN (VI ) – PROGETTO 

CENTOUNDICI STUDENTI CLASSI QUARTA E QUINTA / Indirizzo Sanitario e Ambientale 

Referente scuola : prof. Stefano Mano                                            

Docenti coordinatori progetto nelle classi 

Gruppo I° 5 ATE Manuela Ridolfi- 4 FTE Daniela Pistorio- 4 CTE Maria Rosa Trestin    

Gruppo II°: 4 BTE Bertilla Casarotto 4 ETE Gianmarco Rigodanza

PRIMA PARTE 

INCONTRI iniziali: 23 e 30 novembre 2024 

Gli studenti si sono confrontati con gli esperti della salute, Francesco Bertola e  Giovanni Fazio,l’esperto del territorio, Dario Zampieri e la coordinatrice del percorso, Donata Albiero   

 Pianificazione percorso:  

 * analisi situazione di partenza (sondaggio); 

* materiale di riflessione (schede tecniche predisposte dai medici Isde, link di documentari e servizi su Pfas, un dossier di Greenpeace);    

* incontro con gruppo educativo, dibattito; 

* spunti nuovi offerti per il percorso di  CITTADINANZA ATTIVA, da condurre autonomamente come scuola.  


Abbiamo rendicontato ai ragazzi, su loro richiesta, quello che è l'attivismo in Veneto e in Italia, oggi, contro i PFAS.                  
Parole forti e condivise: unione, rete, scambio, denuncia, proposte, azioni dal basso nei confronti della POLITICA.  

                                                                                   

  

                              


Con la consegna di ‘pratiche’ effettuate da  studenti di altre scuole  nei sei anni di attività educativa da noi condotta, delle relazioni degli Esperti e della coordinatrice, si attende il confronto finale, tra studenti e rappresentanti di attivisti, ad aprile 2025 

Donata Albiero 


Note 

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PFAS SENSIBILIZZAZIONE CPIA ARZIGNANO (VI)

  Itinerario educativo a.s. 2024 2025  “ONE HEALTH.  UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE  I PFAS” Approfondimento PFAS: SALUTE E ...