giovedì 24 aprile 2025

PFAS SENSIBILIZZAZIONE AL CPIA DI MONSELICE PD

 

Itinerario educativo a.s. 2024 2025 

“ONE HEALTH.  UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE I PFAS”


Approfondimento

PFAS: SALUTE E PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEL TERRITORIO

Si parte dal documentario della CGIL "il lavoro avvelenato" 

https://www.youtube.com/watch?v=GGupuISzxvI


SCHEDA TECNICA

Scheda tecnica

24 APRILE 2025 ORE 18.00 - 19.15  SENSIBILIZZAZIONE

INCONTRO ON LINE CON 9  STUDENTI  ADULTI            

REFERENTE PFAS Alessandro Moretti  

  Esperto Giovanni Fazio, medico ISDE - Coordinamento: Donata

 Pianificazione percorso: analisi situazione di partenza (riferito dal prof.re verbalmente), materiale di riflessione (Filmato CGIL IL LAVORO AVVELENATO) 



Nel breve tempo a disposizione, data la varietà di età degli studenti e l’impostazione on line abbiamo cercato un rapporto diretto rispondendo alle domande e prendendo lo spunto da esse

•Perché c’è una diversità tra uomo e donna nello smaltimento degli PFAS?

•Come mai la Miteni non ha tutelato a dovere i lavoratori

•Quanto tempo impiega il suolo a smaltire gli PFAS?

•Come ci danneggiano gli indumenti o altri oggetti che contengono PFAS?

 Il dott. Giovanni Fazio ha affrontato la questione Pfas come un problema aperto che condiziona e condizionerà la vita dei cittadini , soprattutto delle nuove generazioni.

Di qui le sue proposte in funzione della PREVENZIONE, inclusa la proposta di una legge di iniziativa popolare per inserire le etichette sui PfAS nei prodotti di  CONSUMO  

 Da parte della sottoscritta, proprio dalle richeste avute,  si è parlato del manuale di sopravvivenza quotidiana quale  strumento utile di difesa dai Pfas .  

                          https://sites.google.com/view/cillsacom/i-pfas?authuser=0



Donata Albiero 


martedì 22 aprile 2025

PFAS SENSIBILIZZAZIONE ALL’IIS J. DA MONTAGNANA – MONTAGNANA PD

 

 Itinerario educativo 2024 2025                                                                                                                   

“ONE HEALTH.  UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE I PFAS”



Scheda tecnica

IIS J. DA MONTAGNANA – MONTAGNANA (PD) Due incontri di SENSIBILIZZAZIONE  

5 CLASSI QUINTE = 94 ALUNNI

 

22 APRILE 2025                          1° TURNO h 9.25-11.10 cl. 5 AS, 5 AL e 5 AV (tot. 54)   

                                                       2° TURNO h 11.25-13.10 classi 5 AC e 5 AP (tot. 40)

 

Esperti   dott. Giovanni Fazio, medico ISDE

              dott. Francesco Basso, inquinamento ambientale

 

Referente Pfas:  prof. Andrea Pegoraro - coordinatrice: dott.ssa Donata Albiero

Anche per questa scuola la conoscenza della problematica PFAS, come è stata evidenziata dagli studenti prima di avere il materiale di riflessione da analizzare per il nostro incontro, è risultata scarsa (una realtà che riguarda la maggior parte delle scuole dove andiamo).

Dopo l’analisi del materiale da noi fornito, sono emerse delle domande motivate e motivanti per gli esperti, basi dei nostri interventi e del confronto.  


 
Domande del primo gruppo

 1. Quali sono le principali fonti di contaminazione da PFAS nelle falde acquifere del Veneto? 

2. Quali misure sono state adottate finora per mitigare l'impatto delle PFAS sull'approvvigionamento idrico? 

3. Quali sono le implicazioni a lungo termine della contaminazione da PFAS per la salute umana e l'ambiente? 

4. Come le autorità regionali stanno monitorando e gestendo la diffusione delle PFAS nelle acque sotterranee e superficiali? 

5. Quali sono le sfide principali affrontate dalle comunità locali a causa della contaminazione da PFAS? 

6. Quali progressi sono stati fatti nella ricerca di soluzioni alternative ai PFAS per ridurre la loro utilizzazione? 

7. Come la presenza di PFAS influisce sugli ecosistemi locali e sulla biodiversità? 

8. Quali sono le prospettive future per la gestione e la bonifica delle aree contaminate da PFAS nel Veneto? 

9. Quali sono le implicazioni economiche della gestione dell'emergenza PFAS per le imprese locali e la regione? 

10. Come le comunità locali possono contribuire alla lotta contro la contaminazione da PFAS?

11. In futuro sarà necessario lo sviluppo e l'impiego di un farmaco che vada a diminuire la concentrazione di pfas in circolo nell'organismo?

12. Per i pfas Come capiamo se un cibo è contaminato? 

13. È vero che la canapa bonifica i territori ricchi di pfas?

 


Domande del secondo gruppo


 Cosa posso fare io come singolo cittadino?

1. Dall'inizio del problema si è risolto qualcosa?

2. In che modo le normative internazionali possono essere armonizzate per favorire lo sviluppo di tecnologie di rimozione dei PFAS economicamente accessibili su larga scala?

3. Quali sono i principali ostacoli scientifici ed economici che impediscono lo sviluppo di tecnologie di decontaminazione a larga scala?

4. Se una persona convive con le acque inquinate da pfas ogni giorno, come  possono prevenire le malattie legate al problema?

5. Come si può prevenire questo problema?

6. Posso rischiare la contaminazione anche sotto la doccia?

7. Quali strategie emergenti stanno dimostrando il maggiore potenziale per la degradazione completa dei PFAS, considerando la loro estrema stabilità chimica?

8. Si potrà risolvere?

9. É ancora presente il PFAS? Se si, in quali quantità?

 


Gli studenti si sono confrontati con gli esperti della Salute e dell’Ambiente, Giovanni Fazio e Francesco Basso

Ma, prima, alcune riflessioni degli studenti segnano la traccia degli INTERVENTI

5AS (Mattia e Federico)

“La questione PFAS solleva interrogativi sulla gestione ambientale e sulla responsabilità delle aziende coinvolte. La Miteni, ex Rimar, è stata identificata come la principale fonte di contaminazione, avendo rilasciato PFAS nelle falde acquifere per decenni. Solo nel 2017 è emerso che l'azienda era a conoscenza del problema, ma non ha mai informato le autorità. 

Il vero problema quindi non è la gestione postuma della situazione catastrofica ma e la scarsa tutela dell’ambiente di fronte a realtà aziendali così grosse che non vengono monitorate accuratamente da dei tecnici ambientali o per la sicurezza biologica.

Inoltre la lotta contro i PFAS ha visto la mobilitazione di cittadini e associazioni, come il gruppo Mamme No PFAS, che denuncia da anni i rischi per la salute e chiede interventi concreti.

Limitare l'esposizione ai PFAS è difficile e praticamente impossibile per un residente della zona più inquinata, ma si possono adottare alcune precauzioni, come scegliere alimenti freschi e non confezionati, evitare utensili con rivestimenti antiaderenti e preferire acqua filtrata, ma anche qui, il problema non si ferma all’utilizzo di prodotti non imballati e freschi ma risiede nel terreno. Per cui gli alimenti di cui ci cibiamo di questo territorio e che produciamo andrebbero totalmente scartati dal mercato. 
Sarebbe possibile? E se si, sarebbe utile/dannoso?

Per concludere, perché lo Stato italiano non ci permette di effettuare screening anche privati per monitorare l’andamento dei pfas nel sangue? 

Sapere a riguardo della nostra salute non è un nostro diritto?”


Abbiamo risposto, accennando alle lotte legate all'AMBIENTE e alla tutela dello stesso  (One Health e   ernciclica Laudato sì di papa Francesco la cui morte crea un vuoto enorme), evidenziando le norme esistenti e prima di tutto quelle della Costituzione (Basso),  affrontando il tema della Prevenzione e del ruolo dei medici di famglia (Fazio), delle analisi del sangue negate in Veneto (da parte della Regione).  



Abbiamoricordato la necessità di far pressione sulla POLITICA per il BANDO dei PFAS, 
della MOZIONE presentata dal movimento No Pfas ai comuni del Veneto per avere una delibera in tal senso. Comuni che hanno approvato la mozione per la messa al bando dei Pfas al 18/3/2025:

Provincia di Padova n 4 comuni tra cui Montagnana

Quale consiglio agli studenti?                                                                    

Abbiamo presentato sinteticamente un excursus di sette anni sulle pratiche di cittadinanza attiva messe in atto dalle scuole, il "Manuale di sopravvivenza quotidiana" che offre delle soluzioni di vita quotidiana. “Adottandolo”, ognuno può portare un contributo alla salute sua e degli altri perché spinge a essere consumatori accorti


Il tema PFAS, con  le relative  implicazioni sociali ed ambientali,  sarà argomento di esame di stato (presentato nel documento "15 maggio" che accompagnerà le classi nell'esame finale del ciclo di studi).
 

Donata Albiero


 


PS  


Qui il link dove si può  trovare il Manuale di sopravvivenza quotidiana, riferito ai PFAS (possibile scaricarlo), aggiornato a gennaio 2025  

https://sites.google.com/view/cillsacom/i-pfas?authuser=0

 

 

  

martedì 15 aprile 2025

PFAS CONCLUSIONE PROGETTO ITIS DE PRETTO SCHIO (VI)

 

Scheda tecnica   ITIS DE PRETTO Schio


 CLASSE 4 EA   20 STUDENTI          Referente Pfas: prof.ssa Laura Rossi

Incontri on line   5 gennaio 2025    e  15 aprile                                           

Esperto Giovanni Fazio, medico Isde /Coordinatrice Donata

PRATICA DI CITTADINANZA ATTIVA

 Lo stato dell’arte riferito alla pratica di cittadinanza attiva “Pfas fuori dalle scatole” relativa al percorso educativo iniziato nel 2023 2024 e le varie iniziative intraprese nel corso dell’anno scolastico 2024 2025 per conoscere la problematica pfas all’interno e all’esterno della scuola  

Report 15 gennaio 2025 

https://donataalbiero4.blogspot.com/2025/01/pfas-progetto-itis-de-pretto-schio-vi.html

°

15 aprile 2025

La pratica di cittadinanza attiva “PFAS FUORI DALLE SCATOLE” prosegue con l’obiettivo di riuscire a creare nel tempo una rete di locali in cui il cibo da asporto sia servito su contenitori pfas free (una scelta da segnalare DIVENTANDO un elemento di attrattività nei confronti del locale).

I ragazzi hanno riepilogato le Iniziative autonome compiute per informare sensibilizzare comunicare, sulla questione Pfas e sul progetto attuato autonomamente “PFAS fuori dalle scatole” i compagni all’interno della scuola e la comunità all’esterno, a partire dalla manifestazione del 7 febbraio 2025 davanti al tribunale di VI  

Due, dunque, le piste seguite: l’informazione e la prevenzione  

Una loro delegazione il 7 febbraio, ha letto una petizione, firmata da studenti, professori, dirigente, con le loro rivendicazioni contro la produzione di Pfas

Ciò ha destato l’interesse di vari giornalisti e delle relative testate: da Il Fatto quotidiano con il suo articolo https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/07/pfas-in-veneto-in-aula-il-processo-senza-telecamere-fuori-la-manifestazione-chiediamo-una-giustizia-non-annacquata/7869224/


a Vicenza Today con l’intervista al gruppo di studenti da parte di Marco Milioni  https://www.vicenzatoday.it/video/video-affaire-pfas-il-caso-visto-da-tre-studenti-delle-superiori.html


e ancora a Envi. info  con l’intervista a prof.ssa Laura Rossi da parte di Linda Maggiori “Il progetto scolastico per bandire i Pfas” https://www.envi.info/it/2025/03/04/il-progetto-scolastico-per-mettere-al-bando-i-pfas/?fbclid=


Intanto a scuola dei cartelloni riepilogavano l’esperienza educativa sull’itinerario Pfas.

  Ad aprile, preceduta da una indagine a marzo  nelle varie classi tra i compagni sulla conoscenza che avevano in materia di Pfas (molto scarsa), le classi quarte e parte delle quinte dell’indirizzo ambientale hanno, attraverso i loro organizzatori (una ventina di studenti), organizzato una assemblea informativa  per un migliaio di studenti, scaglionati in tre fasce d’orario nella mattinata, sul Tema: Cosa sono i Pfas / Perchè ne parliamo / Perché è importante sapere e con gli interventi di Marco Milioni e Filippo Tommasoli. 

Un incontro riuscito e vincente e non solo per gli studenti uditori (con le loro domande) ma anche per professori e presidenza.

Nel frattempo è continuata la pressione fino ad ottenere contenitori e stoviglie prive di pfas per la pausa pranzo da consumarsi in ambiente protetto

L’ entusiasmo e la consapevolezza di muoversi positivamente sta inducendo, ora, gli alunni della quarta ad organizzare per la fine dell’anno, con l’aiuto ‘tecnico’ della dirigenza, una serata aperta alla cittadinanza sul loro percorso educativo di due anni  

Anche per la mozione riguardante il bando dei Pfas da far approvare al comune di Schio, ha aggiunto la prof.ssa Rossi, ci si sta muovendo.   

Abbiamo ringraziato tutti, dopo che il dott Fazio, complimentandosi per le varie azioni collegate tra loro, ha ricordato, appunto, che esse avevano puntato su due aspetti fondamentali nella lotta contro i Pfas: l’informazione e la prevenzione. 

Quest’ultima consistente in almeno tre diritti da salvaguardare: le analisi del sangue sui Pfas chieste dal Medico di famiglia per il paziente a seconda delle necessità ravvisate; l’acqua zero pfas per tutti i Veneti ; le informazioni No PFAS certificate per i cibi dei supermercati.  

Tre richieste INCONFUTABILI    

Donata            



 INFORMATIVA

LA PRATICA  DI CITTADINANZA ATTIVA DELL’ITIS DE PRETTO - SCHIO  SARA’ RESA PUBBLICA A FINE ANNO SCOLASTICO ASSIEME A QUELLE ATTUATE DALLE ALTRE SCUOLE                     




domenica 13 aprile 2025

PFAS CONCLUSIONE PROGETTO ALL’IIS BOSCARDIN VI

 

LA PRATICA DI CITTADINANZA ATTIVA   DELLA SCUOLA 


IIS BOSCARDIN VI   SCHEDA

 5 classi (1 quinta e 4 quarte) 2 incontri (4 turni)

Referente prof. PROF Stefano Mano

Coordinatori prof.ri: 1° gruppo: 5ATE Ridolfi / 4FTE Pistorio /4CTE Trestin - 2° gruppo: 4BTE Casarotto / 4ETE Rigodanza.

PRIMO INCONTRO

Sabato 23 novembre 2024 h 9.40 / 12.40 (5Ate + 4Fte + 4Ccte)

Sabato 30 novembre 2024 h 9.40 /12.40 (4Bte +4 Ete)

SECONDO INCONTRO

Sabato 5 APRILE 2025 h 9.40 / 12.40 (5Ate + 4Fte + 4Ccte)

Sabato 12 APRILE 2025 novembre h 9.40 /12.40 (4Bte +4 Ete)

Equipe Esperti Francesco Bertola, Giovanni Fazio, medici ISDE, Dario Zampieri inquinamento ambientale - Attivisti: Alessia Mambrin, Maria Secco, Laura Fazzini

Pratica di cittadinanza attiva IIS Boscardin

Presentazione di LEZIONI su PFAS alle classi seconde, in aula magna, nella assemblea di ISTITUTO, il 21 marzo 2025.

Obiettivo: informare sensibilizzare i compagni della scuola


Report incontri 23 e 30 novembre 2024- PFAS PROGETTO IIS BOSCARDIN VI

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-iis-boscardin-vicenza.html

°

Dopo il primo incontro gli studenti hanno proseguito autonomamente il loro percorso di cittadinanza attiva per incontrarsi con noi il 5 e il 12 aprile 2025 relazionando la loro PRATICA.                                                                                                                                    

Nello specifico, ecco la pratica di cittadinanza attiva:

EDUCAZIONE TRA PARI.  PRESENTAZIONE PROBLEMA PFAS CON SLIDE E GIOCHI ALLE CLASSI SECONDE IN AULA MAGNA (21 MARZO 2025)

Le classi 4 e 5 del progetto (cinque in tutto) hanno preparato, quindi, una presentazione (o più) per illustrare la problematica Pfas alle 12 classi 2^ (circa 120 alunni ).

Ogni classe si è relazionata mediamente con 2 seconde, per un'ora circa. Al termine un gioco (quiz) saggiava le ‘conoscenze’ acquisite. I vari prodotti sono stati elaborati, coinvolgendo tutti i ragazzi delle classi 4 e 5 aderenti al progetto. Si è trattato di una presentazione unica, concordata e uguale per tutti, per dare a tutte le 2^ le stesse informazioni. Solo l'esposizione è variata, a seconda del coinvolgimento dei destinatari.

 

°

Negli incontri conclusivi ci sono state le riflessioni generali 

Le slide e i quiz portati in assemblea, sono stati apprezzati dai dott. ri Bertola e  Fazio (garanti scientifici) e dagli attivisti  presenti.



 I risultati, a quanto ci hanno riferito, sono stati positivi. Il gioco finale, da giocarsi in squadra (quiz sui pfas) per ‘saggiare’ le informazioni ricevute, ha attirato i compagni nella sfida.  

Dopo i ragazzi,  è stata la volta degli attivisti che hanno presentato le  loro esperienze di cittadinanza:  Alessia Mambrin (la sua storia personale, INTRECCIATA  con quella  dell’associazione Greenpeace:  obiettivi, campagne, azioni e la sua iscrizione alla  sezione locale di Vicenza. Il problema è globale perchè l'Ambiente è un tutt'uno.  La nostra vita dipende da quello che ci succede attorno);  Maria Secco (referente regionale per la rete zero Pfas Italia) ha raccontato perché  è scesa in campo nella lotta contro i Pfas e perché ha preso il ’testimone’, come ventenne, da sua madre (Michela, quadro storico delle Mamme No Pfas) . Non si può, quando  si conosce una situazione di inquinamento. restare inermi e non reagire .Boisogna mobilitarsi .   

5/04/2025 La coordinatrice presenta ai ragazzi  l'attivista Maria Secco 

12/04/2025 Laura Fazzini (giornalista) e Alessia Mambrin (Grenepeace )


 Laura Fazzini, giornalista che abbiamo chiamato  per ‘approfondire’ il discorso sulla comunicazione,   ha proposto agli studenti un percorso sui Pfas per comunicare quello che avevano imparato, ponendo loro alcune importanti domande che hanno fatto parte del proprio bagaglio professionale di giornalista d’inchiesta.

“1) Dopo un percorso di conoscenza sui Pfas pensate di conoscere il vostro territorio? Lo avete davvero studiato, il vostro territorio? Io come giornalista ho il dovere di conoscere tutta la storia: devo parlare con i protagonisti e sapere i nomi e i cognomi, devo andare nei posti da dove sono partite le contaminazioni e vederne i fiumi, devo leggere i documenti. Voi lo avete fatto?

2) Vi siete mai posti la domanda: sono sicuro che quello che mi stanno dicendo sia la verità? Diversi esperti sono venuti da voi, a casa vostra, a raccontarvi che i Pfas fanno male, che non se ne vanno e che il mondo intero li vuole bandire. Ma se fossero venute, a casa vostra, le aziende che li producono e vi avessero detto il contrario, voi ora cosa sapreste dei Pfas? Se ora qualcuno vi fermasse per strada e vi dicesse che avete sbagliato tutto, sareste in grado di difendere la vostra idea con sicurezza?

3) Quello che sapete ora vi rende capaci di affrontare una nuova contaminazione, diversa da quella dei Pfas, che potrà avvenire nei prossimi anni, e combatterla? I Pfas sono una delle tante famiglie di inquinanti che nell'ultimo secolo l'uomo ha immesso nell'ambiente. Ce ne saranno degli altri, le industrie si adattano sempre e diranno sempre che i nuovi inquinanti non sono pericolosi, così come lo dicevano per i Pfas. Ma voi, conoscendo ormai bene i pfas, sareste in grado di tutelare voi e il vostro territorio da una futura possibile contaminazione? E cosa fareste?”

 Ne è emersa, per chi studia gli effetti dei PFAS e le conseguenze della contaminazione, la necessità di conoscere il territorio in cui vive, se coinvolto dall’inquinamento, i corsi d’acqua, la propria abitazione, le piante e le colture della sua zona; se possibile i luoghi da cui l’inquinamento si è diffuso, le opinioni delle persone in merito e quelle dei rappresentanti locali delle istituzioni locali.






 In poche parole, Laura ha spiegato ai ragazzi, parlando di sè e della sua professione,  come ci si informa su quanto è accaduto e quanto  accade, non soltanto leggendo i documenti ma divenendo promotori di nuove conoscenze personali, trasformando la ricerca in esperienza diretta.



Scheda tecnica dell'equipe di esperti 

Gli strumenti di conoscenza critica partono sempre dal nostro modo interiore di venire in contatto con una realtà, contatto  non soltanto intellettuale ma fisico, sensoriale,  capace di mettere noi e gli altri in discussione e determinare la necessità di un confronto personale, oltre che collettivo con quanto avviene.                                                                              

Una reale consapevolezza necessita di un coinvolgimento diretto della nostra esistenza,  con la realtà che si desidera conoscere e, possibilmente, modificare...un passaggio tra conoscenza e consapevolezza necessario a una cultura critica del cambiamento.  

Da parte mia, le conclusioni: 

L’importanza della rete di attivisti per dare forza e unità alla comunicazione.    

L’importanza delle fonti scientifiche e della stampa indipendente nel fare informazione.      

L’importanza degli studenti ( anche insieme a NOI ATTIVISTI)  che traggono dall’azione   la speranza di “costruire il loro futuro"

Ringraziamo gli studenti, il prof. referente, i colleghi che hanno collaborato, la scuola 

La CITTADINANZA ATTIVA è la nostra forza!                                                               

Donata Albiero



INFORMATIVA

LA PRATICA  DI CITTADINANZA ATTIVA DELL’IIS BOSCARDIN DI VI SARA’ RESA PUBBLICA A FINE ANNO SCOLASTICO ASSIEME A QUELLE ATTUATE DALLE ALTRE SCUOLE  

 

PFAS SENSIBILIZZAZIONE IL 7 MAGGIO 2025 AL LICEO LEONARDO DA VINCI ARZIGNANO VI

   Itinerario educativo 2024 2025  “ONE HEALTH.  UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE I PFAS”  SCHEDA TECNICA  Liceo Da ...