domenica 13 aprile 2025

PFAS CONCLUSIONE PROGETTO ALL’IIS BOSCARDIN VI

 

LA PRATICA DI CITTADINANZA ATTIVA   DELLA SCUOLA 


IIS BOSCARDIN VI   SCHEDA

 5 classi (1 quinta e 4 quarte) 2 incontri (4 turni)

Referente prof. PROF Stefano Mano

Coordinatori prof.ri: 1° gruppo: 5ATE Ridolfi / 4FTE Pistorio /4CTE Trestin - 2° gruppo: 4BTE Casarotto / 4ETE Rigodanza.

PRIMO INCONTRO

Sabato 23 novembre 2024 h 9.40 / 12.40 (5Ate + 4Fte + 4Ccte)

Sabato 30 novembre 2024 h 9.40 /12.40 (4Bte +4 Ete)

SECONDO INCONTRO

Sabato 5 APRILE 2025 h 9.40 / 12.40 (5Ate + 4Fte + 4Ccte)

Sabato 12 APRILE 2025 novembre h 9.40 /12.40 (4Bte +4 Ete)

Equipe Esperti Francesco Bertola, Giovanni Fazio, medici ISDE, Dario Zampieri inquinamento ambientale - Attivisti: Alessia Mambrin, Maria Secco, Laura Fazzini

Pratica di cittadinanza attiva IIS Boscardin

Presentazione di LEZIONI su PFAS alle classi seconde, in aula magna, nella assemblea di ISTITUTO, il 21 marzo 2025.

Obiettivo: informare sensibilizzare i compagni della scuola


Report incontri 23 e 30 novembre 2024- PFAS PROGETTO IIS BOSCARDIN VI

https://donataalbiero4.blogspot.com/2024/12/pfas-progetto-iis-boscardin-vicenza.html

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Dopo il primo incontro gli studenti hanno proseguito autonomamente il loro percorso di cittadinanza attiva per incontrarsi con noi il 5 e il 12 aprile 2025 relazionando la loro PRATICA.                                                                                                                                    

Nello specifico, ecco la pratica di cittadinanza attiva:

EDUCAZIONE TRA PARI.  PRESENTAZIONE PROBLEMA PFAS CON SLIDE E GIOCHI ALLE CLASSI SECONDE IN AULA MAGNA (21 MARZO 2025)

Le classi 4 e 5 del progetto (cinque in tutto) hanno preparato, quindi, una presentazione (o più) per illustrare la problematica Pfas alle 12 classi 2^ (circa 120 alunni ).

Ogni classe si è relazionata mediamente con 2 seconde, per un'ora circa. Al termine un gioco (quiz) saggiava le ‘conoscenze’ acquisite. I vari prodotti sono stati elaborati, coinvolgendo tutti i ragazzi delle classi 4 e 5 aderenti al progetto. Si è trattato di una presentazione unica, concordata e uguale per tutti, per dare a tutte le 2^ le stesse informazioni. Solo l'esposizione è variata, a seconda del coinvolgimento dei destinatari.

 

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Negli incontri conclusivi ci sono state le riflessioni generali 

Le slide e i quiz portati in assemblea, sono stati apprezzati dai dott. ri Bertola e  Fazio (garanti scientifici) e dagli attivisti  presenti.



 I risultati, a quanto ci hanno riferito, sono stati positivi. Il gioco finale, da giocarsi in squadra (quiz sui pfas) per ‘saggiare’ le informazioni ricevute, ha attirato i compagni nella sfida.  

Dopo i ragazzi,  è stata la volta degli attivisti che hanno presentato le  loro esperienze di cittadinanza:  Alessia Mambrin (la sua storia personale, INTRECCIATA  con quella  dell’associazione Greenpeace:  obiettivi, campagne, azioni e la sua iscrizione alla  sezione locale di Vicenza. Il problema è globale perchè l'Ambiente è un tutt'uno.  La nostra vita dipende da quello che ci succede attorno);  Maria Secco (referente regionale per la rete zero Pfas Italia) ha raccontato perché  è scesa in campo nella lotta contro i Pfas e perché ha preso il ’testimone’, come ventenne, da sua madre (Michela, quadro storico delle Mamme No Pfas) . Non si può, quando  si conosce una situazione di inquinamento. restare inermi e non reagire .Boisogna mobilitarsi .   

5/04/2025 La coordinatrice presenta ai ragazzi  l'attivista Maria Secco 

12/04/2025 Laura Fazzini (giornalista) e Alessia Mambrin (Grenepeace )


 Laura Fazzini, giornalista che abbiamo chiamato  per ‘approfondire’ il discorso sulla comunicazione,   ha proposto agli studenti un percorso sui Pfas per comunicare quello che avevano imparato, ponendo loro alcune importanti domande che hanno fatto parte del proprio bagaglio professionale di giornalista d’inchiesta.

“1) Dopo un percorso di conoscenza sui Pfas pensate di conoscere il vostro territorio? Lo avete davvero studiato, il vostro territorio? Io come giornalista ho il dovere di conoscere tutta la storia: devo parlare con i protagonisti e sapere i nomi e i cognomi, devo andare nei posti da dove sono partite le contaminazioni e vederne i fiumi, devo leggere i documenti. Voi lo avete fatto?

2) Vi siete mai posti la domanda: sono sicuro che quello che mi stanno dicendo sia la verità? Diversi esperti sono venuti da voi, a casa vostra, a raccontarvi che i Pfas fanno male, che non se ne vanno e che il mondo intero li vuole bandire. Ma se fossero venute, a casa vostra, le aziende che li producono e vi avessero detto il contrario, voi ora cosa sapreste dei Pfas? Se ora qualcuno vi fermasse per strada e vi dicesse che avete sbagliato tutto, sareste in grado di difendere la vostra idea con sicurezza?

3) Quello che sapete ora vi rende capaci di affrontare una nuova contaminazione, diversa da quella dei Pfas, che potrà avvenire nei prossimi anni, e combatterla? I Pfas sono una delle tante famiglie di inquinanti che nell'ultimo secolo l'uomo ha immesso nell'ambiente. Ce ne saranno degli altri, le industrie si adattano sempre e diranno sempre che i nuovi inquinanti non sono pericolosi, così come lo dicevano per i Pfas. Ma voi, conoscendo ormai bene i pfas, sareste in grado di tutelare voi e il vostro territorio da una futura possibile contaminazione? E cosa fareste?”

 Ne è emersa, per chi studia gli effetti dei PFAS e le conseguenze della contaminazione, la necessità di conoscere il territorio in cui vive, se coinvolto dall’inquinamento, i corsi d’acqua, la propria abitazione, le piante e le colture della sua zona; se possibile i luoghi da cui l’inquinamento si è diffuso, le opinioni delle persone in merito e quelle dei rappresentanti locali delle istituzioni locali.






 In poche parole, Laura ha spiegato ai ragazzi, parlando di sè e della sua professione,  come ci si informa su quanto è accaduto e quanto  accade, non soltanto leggendo i documenti ma divenendo promotori di nuove conoscenze personali, trasformando la ricerca in esperienza diretta.



Scheda tecnica dell'equipe di esperti 

Gli strumenti di conoscenza critica partono sempre dal nostro modo interiore di venire in contatto con una realtà, contatto  non soltanto intellettuale ma fisico, sensoriale,  capace di mettere noi e gli altri in discussione e determinare la necessità di un confronto personale, oltre che collettivo con quanto avviene.                                                                              

Una reale consapevolezza necessita di un coinvolgimento diretto della nostra esistenza,  con la realtà che si desidera conoscere e, possibilmente, modificare...un passaggio tra conoscenza e consapevolezza necessario a una cultura critica del cambiamento.  

Da parte mia, le conclusioni: 

L’importanza della rete di attivisti per dare forza e unità alla comunicazione.    

L’importanza delle fonti scientifiche e della stampa indipendente nel fare informazione.      

L’importanza degli studenti ( anche insieme a NOI ATTIVISTI)  che traggono dall’azione   la speranza di “costruire il loro futuro"

Ringraziamo gli studenti, il prof. referente, i colleghi che hanno collaborato, la scuola 

La CITTADINANZA ATTIVA è la nostra forza!                                                               

Donata Albiero



INFORMATIVA

LA PRATICA  DI CITTADINANZA ATTIVA DELL’IIS BOSCARDIN DI VI SARA’ RESA PUBBLICA A FINE ANNO SCOLASTICO ASSIEME A QUELLE ATTUATE DALLE ALTRE SCUOLE  

 

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