domenica 19 gennaio 2025

PFAS SENSIBILIZZAZIONE IIS CONCETTO MARCHESI (PD)

  Itinerario educativo a.s. 2024 2025 

“ONE HEALTH.  UN PERCORSO DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE I PFAS”

 


Il prof. referente per il Liceo  Maurizio Peggion 


SCHEDA TECNICA

IIS C. MARCHESI  (PD) - SENSIBILIZZAZIONE: 18 GENNAIO  2025 

Per un cambio di prospettiva culturale che metta l’economia del profitto e del lavoro a tutti i costi sempre dietro alla politica dei territori, alla salute dei cittadini. 

Referente scuola: prof.re Maurizio Peggion   

Quarantacinque (45) studenti di due quinte del liceo (V CE e V AE) hanno interloquito con gli esperti Giovanni Fazio (medico ISDE), Francesco Basso (territorio ambiente) e la coordinatrice percorso Donata Albiero (gruppo educativo).




 Interessante come hanno vissuto il materiale fornito e le conclusioni che ne hanno tratto.  

“La mancanza di accesso a informazioni chiare riguardanti l'esposizione ai PFAS limita la consapevolezza tra i cittadini…  

Per affrontare la situazione, è stata creata un'iniziativa chiamata GIS, che offre una mappa delle zone contaminate per informare e mobilitare la comunità…

 Le origini della contaminazione risalgono agli anni '40 con l'uso dei PFAS nell'industria chimica, con incidenti come quello dell'azienda Miteni in Italia. 

Diverse associazioni stanno chiedendo azioni concrete per limitare l'uso dei PFAS, e a livello individuale, i cittadini possono informarsi e richiedere maggiore trasparenza sulle pratiche di produzione e sui livelli di contaminazione.

In sintesi, la situazione dei PFAS è un problema serio che richiede maggiore consapevolezza e azioni politiche per proteggere la salute pubblica. L'informazione e l'azione collettiva sono essenziali per ridurre l'impatto di questi inquinanti.”

 



Le domande sono state molte

1) Come si differenziano i vari tipi di PFAS (ad esempio, PFOA, PFOS) in termini di persistenza ambiente e tossicità?

2) Quali sono le tecniche più avanzate per monitorare e rilevare la presenza di PFAS nell’acqua potabile e nel suolo?

3)Perché esiste ancora così tanta disparità nelle normative relative alle PFAS tra paesi diversi?

4)L'aumento delle temperature globali potrebbe accelerare il rilascio di PFAS nel nostro ambiente?

5)Quali sono le alternative ai PFAS nelle applicazioni industriali e commerciali?

6)Quali sono le misure preventive che le persone possono adottare per ridurre l'esposizione ai PFAS?

7) Cos'è che concretamente blocca l'azione delle istituzioni?

8) Si dice che per risolvere il problema dei PFAS sarebbero necessarie cifre incalcolabili a livello di finanziamenti... Come dovremmo comportarci davanti a una visione simile? È giusto rassegnarsi?

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a.      Quali effetti sulla salute sono stati associati all’esposizione da PFAS?


b.      Quali misure di prevenzione sono state adottate dalla regione Veneto per affrontare il problema?


c.       Come si sta gestendo la bonifica delle acque contaminate?


d.      Quali sono le alternative per fornire acqua potabile sicura nelle zone interessate?


e.       In che modo la popolazione locale viene informata e coinvolta sulla questione del PFAS?


f.         Perché la regione Veneto non si è mossa prima per far fronte a questo problema?


g.       Come hanno fatto ad accorgersi di queste sostanze? )


h.       In che modo l’uso di PFAS in oggetti quotidiani può influenzare l’ecosistema marino considerando le loro proprietà di persistenza?


i.         Esistono alternative sostenibili ai PFAS che possono garantire le stesse performance senza i rischi per la salute umana e ambientale?

Abbiamo ricordato, in risposta alle loro domande CHE quel che ci impedisce di fermarci e ci sprona a continuare questo difficile lavoro di informazione sui Pfas nelle scuole sono le evidenze scientifiche sui rischi per la salute provocati dai Pfas che ogni giorno emergono e diventano più pressanti.


 Tali rischi impongono l’acquisizione da parte degli studenti di specifici strumenti culturali (conoscere per capire ed agire) onde poter, consapevolmente affrontare le varie problematiche aperte dalla grande contaminazione, mettendo la salute al primo posto nella scala dei valori contro la logica del profitto, del “mercato” come valori assoluti.


Abbiamo sottolineato lo … scontro tra Mercato e Natura. 

Il problema sollevato dai PFAS è, pertanto, anche e soprattutto, un problema filosofico sull’uomo, sul rapporto degli esseri umani con gli altri viventi, piante e animali che convivono assieme a noi nel pianeta (ONE HEALTH).


Coscienze critiche e cittadinanza attiva sono gli anticorpi al degrado e sono strettamente collegate: una sfida la cui conclusione dipende dall’impegno personale di tutti noi nell’ambito del territorio in cui viviamo e operiamo, senza rinviare al domani, senza delegare ad altri. 

Nella battaglia contro i Pfas e il degrado ambientale, i ragazzi hanno un ruolo importante, perché il futuro lo costruiscono con le loro azioni, scelte e priorità.  


Confidiamo nel loro protagonismo e responsabilità.  

Donata Albiero 

          



Note 

Per essere sempre aggiornati sul lavoro educativo del gruppo Zero Pfas nelle SCUOLE 

cliccare https://sites.google.com/view/cillsacom/gruppo-educativo-zero-pfas-del-veneto 

È il sito dell’associazione ecologista CiLLSA    https://sites.google.com/view/cillsacom/home-page



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