Itinerario educativo a.s. 2024 2025
“ONE HEALTH. UN PERCORSO
DI CITTADINANZA ATTIVA PER BANDIRE I PFAS”
Il prof. referente per il Liceo Maurizio Peggion
IIS C. MARCHESI (PD) - SENSIBILIZZAZIONE: 18
GENNAIO 2025
Referente scuola: prof.re
Maurizio Peggion
Quarantacinque (45) studenti di due quinte del liceo (V CE e V AE) hanno interloquito con gli esperti Giovanni Fazio (medico ISDE), Francesco Basso (territorio ambiente) e la coordinatrice percorso Donata Albiero (gruppo educativo).
“La mancanza di accesso a informazioni chiare riguardanti l'esposizione ai PFAS limita la consapevolezza tra i cittadini…
Per affrontare la situazione, è stata creata un'iniziativa chiamata GIS, che offre una mappa delle zone contaminate per informare e mobilitare la comunità…
Le origini della contaminazione risalgono agli anni '40 con l'uso dei PFAS nell'industria chimica, con incidenti come quello dell'azienda Miteni in Italia.
Diverse associazioni stanno chiedendo azioni concrete per limitare l'uso dei PFAS, e a livello individuale, i cittadini possono informarsi e richiedere maggiore trasparenza sulle pratiche di produzione e sui livelli di contaminazione.
In sintesi, la situazione dei PFAS è un problema serio che richiede maggiore consapevolezza e azioni politiche per proteggere la salute pubblica. L'informazione e l'azione collettiva sono essenziali per ridurre l'impatto di questi inquinanti.”
Le domande sono state molte
1) Come si differenziano i vari tipi di
PFAS (ad esempio, PFOA, PFOS) in termini di persistenza ambiente e tossicità?
2) Quali sono le tecniche più avanzate per
monitorare e rilevare la presenza di PFAS nell’acqua potabile e nel suolo?
3)Perché esiste ancora così tanta disparità
nelle normative relative alle PFAS tra paesi diversi?
4)L'aumento delle temperature globali potrebbe
accelerare il rilascio di PFAS nel nostro ambiente?
5)Quali sono le alternative ai PFAS nelle
applicazioni industriali e commerciali?
6)Quali sono le misure preventive che le
persone possono adottare per ridurre l'esposizione ai PFAS?
7) Cos'è che concretamente blocca l'azione
delle istituzioni?
8) Si dice che per risolvere il problema dei PFAS sarebbero necessarie cifre incalcolabili a livello di finanziamenti... Come dovremmo comportarci davanti a una visione simile? È giusto rassegnarsi?
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a. Quali effetti sulla salute sono stati associati all’esposizione da
PFAS?
b. Quali misure di prevenzione sono state adottate dalla regione Veneto
per affrontare il problema?
c. Come si sta gestendo la bonifica delle acque contaminate?
d. Quali sono le alternative per fornire acqua potabile sicura nelle zone
interessate?
e. In che modo la popolazione
locale viene informata e coinvolta sulla questione del PFAS?
f.
Perché la regione Veneto non si è mossa prima
per far fronte a questo problema?
g. Come hanno fatto ad accorgersi
di queste sostanze? )
h. In che modo l’uso di PFAS in
oggetti quotidiani può influenzare l’ecosistema marino considerando le loro
proprietà di persistenza?
i.
Esistono alternative sostenibili ai PFAS che
possono garantire le stesse performance senza i rischi per la salute umana e
ambientale?
Abbiamo ricordato, in risposta alle loro domande CHE quel che ci impedisce di fermarci e ci sprona a continuare questo difficile lavoro di informazione sui Pfas nelle scuole sono le evidenze scientifiche sui rischi per la salute provocati dai Pfas che ogni giorno emergono e diventano più pressanti.
Tali rischi impongono
l’acquisizione da parte degli studenti di specifici strumenti culturali (conoscere
per capire ed agire) onde poter, consapevolmente affrontare le varie
problematiche aperte dalla grande contaminazione, mettendo la salute al primo
posto nella scala dei valori contro la logica del profitto, del “mercato” come
valori assoluti.
Abbiamo sottolineato lo … scontro tra Mercato e Natura.
Il problema sollevato dai PFAS è, pertanto, anche e
soprattutto, un problema filosofico sull’uomo, sul rapporto degli esseri umani
con gli altri viventi, piante e animali che convivono assieme a noi nel pianeta
(ONE HEALTH).
Confidiamo nel loro protagonismo e responsabilità.
Donata Albiero
Note
Per essere sempre aggiornati
sul lavoro educativo del gruppo Zero Pfas nelle SCUOLE
cliccare https://sites.google.com/view/cillsacom/gruppo-educativo-zero-pfas-del-veneto
È il sito dell’associazione
ecologista CiLLSA https://sites.google.com/view/cillsacom/home-page
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